Mezzo passo falso casalingo della Due Principati. Al Pala Irno, la squadra di coach Veglia batte l’Alp Aversa al tie break ma deve fare mea culpa per aver ciccato l’appuntamento coi 3 punti, un bottino che alla prima ora di gioco pareva già cosa fatta.
Invece l’Alp Aversa è tornata prepotentemente in gara nel terzo e quarto set, anzi Baronissi l’ha riportata nel tunnel del divertimento, e il risultato è stato il brodino: 2 punti anziché 3, poca voglia di festeggiare e da domani sera molta voglia di lavorare in palestra. E’ già alle porte, infatti, la sfida al vertice con Scafati (seconda) in programma nell’Agro sabato prossimo alle ore 18.30. Nel frattempo il Benevento che insegue – e adesso corre – ringrazia infinitamente: in poche settimane ha ridotto da 4 punti a 1 il distacco dalla P2P.
Il 3-2 racimolato da capitan De Chiara e compagne è un risultato bugiardo fino a un certo punto, perché la Due Principati ha fatto tutto il possibile per complicarsi la vita. Senza dubbio, però, un epilogo imprevedibile e non pronosticabile, dopo una gestione sciolta dei primi due set, entrambi vinti da Baronissi per 25-19 (chiusura di Boldrini) e 25-14 (chiusura di De Chiara).
Tutto troppo facile. Mancava il finale col brivido, mancava il solito copione da masochista che la Due Principati ha recitato alla perfezione. Ha fatto tutto Baronissi: la battuta è diventata all’improvviso flaccida, ricezione non puntuale, tanti errori punto in attacco, ma soprattutto un’improvvisa stanchezza e senso d’appagamento. Insomma s’è spenta la luce, il benessere psicofisico è scomparso, il buio è durato a lungo e Alp Aversa, resa innocua nei primi due set, è passata all’incasso sfruttando le buone individualità delle quali comunque dispone, cioè la centrale Borrelli e l’attaccante Verde, entrambe di categoria superiore.
Con i parziali di 19-25 e 21-25, le aversane hanno così riequilibrato le sorti dell’incontro e costretto Baronissi a dare fondo alle proprie energie al quinto e decisivo set. Mai in discussione: finito 15-8 per le irnine, a conferma di un andamento schizofrenico della partita.
Ora il calendario mette davanti la trasferta di Scafati. La P2P (33 punti, terza), farà visita a un’altra big del campionato (36 punti, seconda) e forse è un bene che il test arrivi in questo momento del campionato, contrassegnato da qualche scivolone di troppo contro avversarie di media classifica (6 punti nelle ultime 3 partite, ko al tie break con la Gimel Sant’Agata, settima, e vittoria al tie break contro Alp Aversa, sesta) .
Contro la seconda della classe, invece, le motivazioni dovranno essere a mille, la gara si prepara quasi da sola, è impossibile giocherellare. Bisognerà, invece, giocare da squadra, ritrovare piglio e passo di chi crede in un obiettivo. Altrimenti mettersi a contare i punti che mancano alla matematica salvezza sarebbe stucchevole accademia. Pure questo un esercizio da masochisti.